Fare rete tra operatori turistici, enti del terzo settore ed enti pubblici (a partire dai Comuni) per valorizzare ancora di più le bellezze della regione Puglia e renderle accessibili a tutti, indipendentemente dall’età, mobilità o capacità. Questo l’obiettivo di Regione Puglia e l’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione, che avviano, con la pubblicazione di un avviso pubblico nei prossimi giorni, il percorso di attuazione del Progetto C.Os.T.A, puntando a finanziare con 1,3 milioni di euro di risorse pubbliche progetti di Rete pilota che disegnino, lungo tutta la regione, Comunità accessibili e un nuovo modo di fare le vacanze in Puglia, senza barriere. A partire dal mare, per arrivare ai borghi e alle aree dell’entroterra.
È quanto emerso durante una conferenza stampa che si è tenuta oggi a Bari, nello spazio Murat, e a cui hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori al Turismo e al Welfare della Regione Puglia, Gianfranco Lopane e Rosa Barone, promotori dell’iniziativa.
Ad essere finanziati saranno progetti sperimentali per una Puglia sempre più inclusiva, che interessano una platea potenzialmente ampissima. Basti pensare, ad esempio, che il 15% della popolazione mondiale, ovvero circa 1 miliardo di persone, ha qualche tipo di disabilità: in Europa sono 130 milioni (10 milioni solo in Italia) e di questi circa 50 milioni sono viaggiatori assidui, che prediligono il mare. A tutti loro, e a tante altre categorie di persone, dagli anziani ai genitori con figli piccoli, si indirizza il progetto di Regione Puglia e Pugliapromozione.
Il bando
Con l’avviso pubblico, nell’ambito delle azioni previste dal progetto C.Os.T.A., la Regione Puglia e Pugliapromozione puntano a selezionare e finanziare Progetti di Rete, per dare vita a Comunità Turistiche Ospitali, attraverso il potenziamento e la realizzazione di servizi e attività inclusive e accessibili, rivolti alle persone con disabilità e non solo.
I progetti che saranno selezionati dovranno insistere prevalentemente sulle zone costiere del territorio pugliese, anche inter-provinciali, ed essere proposti da una rete che abbia al suo interno operatori del settore turistico, almeno un’amministrazione locale in ambito costiero o altro ente pubblico, e un ente del Terzo settore (che farà da soggetto capofila).
Gli obiettivi
I Progetti di Rete realizzeranno un sistema integrato di accoglienza accessibile e dovranno: realizzare servizi turistici per la fruizione e la mobilità accessibili, nonché acquisto di materiali, infrastrutture leggere (per esempio segnaletica), strumenti tecnologici per le attività di ospitalità, escursionismo e visite guidate alla portata di tutti (e dunque accessibili ad esempio anche con la sedia a rotelle, o con un passeggino); predisporre e organizzare pacchetti turistici integrati con servizi turistici ad hoc per persone disabili; comunicare e divulgare tutte le attività promosse; organizzare e produrre servizi socio-educativi a supporto dell’utenza e della offerta turistica.
Gli stessi Progetti di Rete dovranno inoltre attivare percorsi di formazione e accompagnamento, che comprendano anche tirocini, per favorire anche l’inclusione e il coinvolgimento lavorativo delle persone con disabilità nelle attività di ideazione della esperienza turistica accessibile.
L’attuazione di ogni Progetto di Rete definirà una Comunità turistica accessibile, che sarà oggetto di un Patto Territoriale tra gli Enti Pubblici coinvolti (ad esempio i Comuni) e gli Operatori della Rete e che sarà dotata di un programma di ospitalità composto da servizi di base (alloggi, ristorazione, trasporto) e da una serie di ulteriori servizi ed esperienze funzionali al turismo balneare.
Le risorse
Le risorse a disposizione per finanziare i progetti pilota sono pari a 1.314.000,00 euro e si riferiscono ad un periodo di attività eseguibili fino a ottobre 2024. Il contributo massimo stimato ed erogabile per ciascuno dei Progetti di Rete che risulteranno idonei sarà pari a 219.000,00 euro, corrispondente al valore delle spese ammesse ed effettivamente sostenute.